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| Stavo rispolverando dei post vecchi su un forum di insetti e ho ritrovato questo. L'ho cercata ai tempi che leggevo "Il Silenzio degli innocenti". Nel libro appunto, si parla di questa "Erebus odora" o "falena strega nera" che nel film poi è diventata "falena testa di morto", bellissima, mi incuriosice particolarmente... e ve la volevo far vedere. Le Sfingi poi mi garbano tanto.. peccato che sia da tantissimo che non ne vedo una. Prima avevo dei vasi di fiori che le attiravano, ma da un po' non si fanno più vedere. Comunque: CITAZIONE Acherontia atropos - Sfinge testa di morto
Provenienza: Nord Africa, Sud Europa, di passaggio nel resto dell'Europa, dove solo in inverni particolarmente miti le pupe riescono a sopravvivere all'inverno.
Apertura alare: 90-130 mm
Periodo di volo: specie migrante, con più generzioni, presente secondo la latidudine da marzo/aprile ad agosto/settembre, occasionalmente nei luoghi più caldi anche a ottobre; attiva dal tramonto alle prime ore del mattino.
Piante nutrici del bruco: Solanacee e Oleacee: le piante nutrici più appetite sono il ligustro e la pianta di patata; altre piante: olivo, gelsomino, tabacco (nicotiana sp.), e molte altre, la cui appetibilità può dipendere dalla provenienza geografica dei bruchi.
Stadio di svernamento: crisalide.
Allevamento: facile; i bruchi, che possono ragiungere i 12 cm, possono essere allevati in contenitori di plastica curando di offire un substrato profondo quando si avvicina la ninfosi, preannunciata da un cambiamento di colore che diventa più scuro.
Riproduzione: energici volatori, necessitano di gabbie di almeno 40-45 cm di diametro: occhio a eventuali strette aperture nelle pareti in rete morbida, dalle quali riescono a fuggire facilmente forzando contro i punti deboli della rete. A partire dal secondo-terzo giorno dallo sfarfallamento devono essere alimentati quotidianamente, una/due volte al giorno con alimentazione "alla mano"; uno stratagemma per indurre a nutrirsi spontaneamente e, in seguito, a deporre le uova è rappresentato da una fonte luminos in cima alla gabbia sotto la quale sono posti rami della pianta nutrice e fonti di cibo (cotone imbevuto di acqua e miele, piante forite di Buddleia ad esempio). Gli adulti ben nutriti possono vivere fino a qualche settimana. L'accoppiamento ha durata variabile da 10 minuti a tutta la notte. Le uova vengono deposte singolarmente sulle pareti della gabbia e sulla pianta nutrice nell'arco di diversi giorni.
Note: singolare è il comportamento degli adulti se si sentono in pericolo: sollevano il corpo serrando verso il basso le ali e drizzando le zampe come per apparire più minacciosi e, tramite lo sfregamento della robusta spiritromba emettono uno stridìo. Occasionalmente, dato che la spiritromba corta e robusta in natura è usata per perforare i favi degli alveari per succhiarne il miele, può essere usata dall'insetto per pungere l'aggressore. Edited by Kaleela - 7/11/2008, 13:39
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