| CITAZIONE (Hartia. @ 16/1/2022, 15:39) 16/01/2022 In lettura: Jean-Philippe Faure, Céline Girardet - Empatia. Al cuore della comunicazione nonviolenta Aam Terra Nuova, Firenze, 2017 traduzione di Laura Tenorini 15x21 cm, 195 pp. ISBN 978-88-6681-182-4[ aN | LU ]
Essere empatici significa saper ascoltare in modo globale e profondo. Significa essere presenti e offrire un'attenzione benevola ai bisogni dell'interlocutore. Significa mettere da parte il proprio ego affinché non abbia il sopravvento nella comunicazione e quindi nella relazione. Elementi che, tutti insieme, permettono una connessione profonda con l'altro e le sue sofferenze, evitando di identificarsi con esse. Jean-Philippe Faure e Céline Girardet ci invitano a una vera e propria rivoluzione concettuale: praticare l'empatia nella vita di tutti i giorni per migliorare la nostra esistenza e quella di coloro che sono intorno a noi. Attraverso testimonianze, esempi pratici ed esercizi, il libro ci aiuta a comprendere meglio che cos'è l'empatia, come impiegarla nel quotidiano e come metterla al servizio di una comunicazione autentica. Un testo rivolto a tutti perché l'ascolto consapevole che è al cuore della Comunicazione nonviolenta è un ingrediente prezioso per portare pace e felicità nella vita di tutti noi. Lascio il mio parere sotto spoiler, non tanto perché ci siamo delle rivelazioni sulla trama quanto più per non allungare eccessivamente questo post! Ho approcciato questo volume senza conoscere nulla di tale metodo empatico; ignorantemente pensavo che avrei potuto esercitare il mio modo di affrontare un dialogo con una persona che mi rivela le proprie insicurezze e le proprie problematiche, riuscendo a essere più empatico nei suoi confronti, appunto. Pensavo inoltre che la comunicazione nonviolenta potesse aiutarmi in tutte quelle situazioni nelle quali l'ira la fa da padrona e mi porta irruentemente a pronunciare frasi delle quali, a mente un po' più lucida, finisco inevitabilmente a pentirmi di essermele lasciate sfuggire di bocca. Insomma ho affrontato l'acquisto di questo titolo nella più totale ignoranza! E sebbene la prima ipotesi, tutto sommato, non si sia rivelata così tanto errata, dopo aver letto questo libro la domanda che mi sorge spontanea è: ma a cosa serve questo tomo?! Ok, mi ha spiegato più concretamente cos'è l'empatia e la CNV, ma questo avrebbe potuto spiegarmelo molto più velocemente un qualsiasi sito on-line, se solo avessi voluto colmare questa lacuna. La pecca più grossa di questo volume letterario, secondo me, è che, a detta stessa degli autori, vuole rimanere una marginale trattazione del libro "padre" della CNV scritto da Marshall Rosenberg, spesso citato e al quale si viene rimandati. Ma la trattazione è davvero marginale e superficiale, non vi è un vero e proprio coinvolgimento, non viene esposta la filosofia che risiede dietro a questo metodo, vi sono solo dei gran esempi di testimonianze. E sarà che tale pratica non mi ha convinto per nulla, trovandola anzi piuttosto fredda e irritante per il ricevente, ma davvero non sono riusciti a coinvolgermi. E nemmeno sento l'esigenza di approfondire Rosenberg dopo questo tentativo. Ahiloro, progetto bocciato! Voto: 1,5/5 QUI ho raccolto un po' di citazioni: CITAZIONE (Kaleela @ 1/3/2022, 21:27) Cosa buona e giusta, altrimenti non ci porremmo nemmeno il pensiero di stabilire dei buoni propositi se li portassimo tutti a termine! CITAZIONE (Kaleela @ 1/3/2022, 21:27) Empatia sicuramente... sto facendo un percorso introspettivo e ci starebbe proprio bene un libro del genere. Poi fiabe faronesi, anche se ancora non ho fatto pace con i racconti. I poteri delle tenebre, che addirittura ce l'ho nella biblioteca di paese... Runemal, La fabbrica della nebbia, Extasia e Danze macabre. Empatia non te lo consiglierei! Vedasi il mio parere qui sopra sotto spoiler. Semmai, nel mio percorso introspettivo, mi ha aiutato parecchio la filosofia. Un libro di Armando Massarenti, in particolare, mi ha svoltato la vita, aprendomi occhi e mente, se magari vuoi sbirciare se trovi qualcosa d'interessante nella sua bibliografia. Eheh con i racconti ho qualche problemuccio anche io: devo lasciare passare qualche giorno tra l'uno e l'altro per elaborarli nella mente e non sovrascrivere il ricordo dei precedenti con l'ultimo appena letto! La fabbrica della nebbia alla fine l'ho iniziato, anche se non ho aggiornato il topic. Tra qualche giorno mi rivedrò con l'amica con la quale l'ho comprato, che mi parlò della collana della quale fa parte questo libro, e vorrei potergliene parlare. Al momento non sono granché soddisfatto del contenuto ma a fine lettura posterò il mio parere a riguardo.
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