Terre di Kaleela

booo'!?!?!?, non so come intitolarlo

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Cuzzo96
TOPIC_ICON2  view post Posted on 23/4/2007, 18:12     Top   Dislike




Allora inauguro io la sezione OK.
é una storia a capitoli ed è la prima che faccio :yahoo: siate clementi please
Ecco qui il prologo (sò che è un po' corto)

PROLOGO

Il cielo era cremisi sopra la città di Elfiria durante quel tramonto. Quella sera. Forse a testimoniare tutto il sangue che in quel giorno era caduto sul lastricato delle sue strade.
Dalla terrazza del palazzo imperiale, Elam guardò i tetti a cupola di Elfiria con occhi gelidi, il volto che non tradiva alcuna emozione. Il massacro che c’ era stato non significava nulla per lui, da tempo aveva ormai perso ogni interesse per le cose che non l’ aiutassero alla realizzazione del suo piano.Aveva manovrato le tribù indigene dei monti Karen a suo piacimento, convincendo i capi di queste che l’ Impero era un male per loro e per tutti i popoli suoi sottomessi. Così era riuscito a mettere insieme un vero e proprio esercito. Dopo alcuni mesi di preparativi, i guerrieri delle tribù, ormai tutti riuniti sotto un’ unica bandiera avevano marciato su Elfiria, la capitale dell’ Impero alle falde dei loro monti. C’ era stata una tremenda battaglia alle porte della città, e ancora nelle strade, per tutto quel giorno.I suoi guerrieri erano stati decimati, ma non gli importava, erano solo delle pedine in balia del suo potere. Non era, ne per il crollo dell’ Impero, ne per spodestare l’ imperatore, che aveva ordito quel complotto per prendere d’ assalto Elfiria.No, lui cercava solo una cosa, l’ essenza di vita, queste era l' unica cosà che gli importava veramente.
Elam si voltò e si diresse a passo svelto verso le porte sfondate che davano sulla sala del trono. Entrò e si diresse velocemente verso lo scanno dove solo qualche ora prima sedeva l' imperatore. Lì stava il corpo senza vita dell’ imperatore, ucciso da una spada che ancora gli spuntava dal petto. Gli gettò un’ occhiata veloce, poi si diresse dietro il trono. Una piccola porta se ne stava nascosta tra le ombre di una nicchia.
”La sala del tesoro” pensò Elam con un fremito di eccitazione.
Lì sperava di trovare l’ essenza di vita. L’ aprì e si ritrovò in una stanza non molto grande, ma stracarica di bauli e casse. Elam sapeva che erano traboccanti di gemme, gioielli e manufatti preziosi, ma non gli importava. Gli importava invece di un piccolo scrigno disadorno, di semplice legno di tasso.Ci mise solo alcuni secondi per individuarlo, mezzo sepolto sotto un enorme sacco.Lo aprì, conteneva solo due ampolline contenenti a sua volta una polverina, una blù e l’ altra grigia.Ignorando quella grigia prese quella blù, la stappò e lentamente se la portò alla bocca e ne tragugiò il contenuto. Gli sembrò di soffocare quando alcuni granelli di polvere gli si infilarono giù nella trachea, facendolo tossire.
Piano piano gli sembrò che qualcosa cambiasse in lui, ma non fece in tempo a rendersene bene conto, perché non sentì più niente e il mondo sembrò precipitare tutt’ attorno a lui.
Un’ attimo dopo era afflosciato a terra.

è passato un po' di tempo da quando ve lo avevo promesso ma sono stato impegnato con il compito di programmazzione.

Edited by Cuzzo96 - 16/6/2007, 16:56
 
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view post Posted on 23/4/2007, 19:33     Top   Dislike
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Caspita... complimenti davvero.. promette molto bene.
 
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Cuzzo96
view post Posted on 29/4/2007, 16:02     Top   Dislike




domani sera posto il secondo capitolo
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view post Posted on 29/4/2007, 16:03     Top   Dislike
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Evvai.. non vedo l'ora di leggere
 
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Cuzzo96
view post Posted on 30/4/2007, 15:10     Top   Dislike




E ualà, ecco sfornato il primo capitolo.

CAPITOLO 1

Deirran uscì dall’ officina sbuffando per la rabbia e la frustrazione, il suo capo, Funkern, un troll dei monti Arn, si era rifiutato per la centesima volta, di concedergli quel piccolo aumento di cui aveva bisogno per aprire una piccola bottega di fabbro per conto suo.Sarebbe stato un trionfo, si diceva, aveva lavorato per anni come apprendista e aiutante nelle botteghe di vari fabbri e aveva ormai aquisito parecchia esperienza ed era diventato piuttosto bravo.
Si avviò verso casa con il tramonto alle spalle, c’ era poca gente per le vie di Lebaria, ormai la maggior parte delle persone era tornata a casa dopo il lavoro, le botteghe erano per la maggior parte chiuse e le poche ancora aperte si affrettavano a chiudere le porte ed abbassare le saracinesche.
Deirran si avviò per una stradetta secondaria, poi a un certo punto, imboccò un vicolo stretto e corto. Era uno gnomo, sul metro e cinquanta, piuttosto alto per la sua razza. Magro, ma non troppo, capelli neri, occhi neri anche quelli, profondi come due pozzi. Come gnomo, si era sposato molto giovane, ora aveva poco più di diciasette anni e si era sposato a sedici, ma le cose tra lui e sua moglie, Jessica, non erano andate molto bene. C’ erano stati subito dei contrasti e dei litigi, per un po’ avevano durato così, poi con un’ ultima drastica decisione si erano lasciati.
Deirran arrivato in fondo al vicolo si fermò davanti ad una porta di legno. Si frugò un attimo in tasca e estrasse un mazzo di chiavi. Ne scelse una piuttosto grossa e la infilò nel buco della serratura che immediatamente scattò. Entrò in casa sua. Doveva essere stato un bell’ appartamentino, un tempo, ma ora, sporco, con cataste di piatti e ciottoli da lavare ammucchiati ovunque aveva tuttun’ altro aspetto.
“Dovrò riordinare” pensò.
Sospirò, rassegnato a quello che sarebbe stato il suo compito quella sera e mise a scaldare sulla stufa la zuppa avanzata da ieri. La stava levando dal fuoco quando sentì bussare alla porta. Andò ad aprire e si trovò davanti Kael, il postino. Aveva la sua stessa età ed era uno dei suoi migliori amici e aveva una passione sfrenata per la marmellata di more.
-Kael che ci fai qui?- gli chiese sorpreso Deirran.
-Sono un postino, no, che cosa vuoi che ci faccia, ho una lettera per te.- rispose l’ altro scherzando.
Deirran sorrise. Era questo che gli piaceva di Kael, era sempre allegro. Le uniche due volte che Deirran lo aveva visto triste, era quando era morto suo nonno, e quando aveva finito la marmellata di more, perché gliel’ aveva mangiata il gatto.
-A quest’ ora! Una lettera?- chiese Deirran.
-Eh sì, anche i postini vengono sfruttati al giorno d’ oggi.-ribattè Kael.
-Vabbè vieni dentro.- disse Deirran.
L’ amico entrò e Deirran chiuse la porta.
-Senti la zuppa è un po’ abbondante, se vuoi favorire?- propose Deirran.
-Ok.- rispose l’ altro senza un attimo di esitazione.
Quando c’ era da scroccare Kael non si tirava mai indietro. Servita la cena i due si misero a tavola e Deirran aprì la lettera.
“Caro signor Deirran Matt,” c’ era scritto”la informiamo che è stato invitato a una delle nostre riunioni riguardo a una missione di vitale importanza. La avvisiamo subito che sarà pericoloso. A voi stà la scelta di partecipare o no. Se fosse interessato la preghiamo di recarsi alla cittadina termale di Evercom sul lago di Arlas per l’ equinozio di primavera. Chiedete di Sil Lanov se doveste venire.
La truppa.”
Rimase un’ attimo fermo a bocca aperta per lo stupore. Poi Kael vedendo la sua faccia gli chiese:
-Bè, che cosa c’ è scritto?-
Deirran gli passò la lettera senza dire niente, troppo assorto nel pensare a quel che c’ era scritto per parlare. Si riscosse e guardò Kael aspettando un suo commento, ma stranamente quest’ ultimo rimase zitto. Passarono alcuni attimi in cui nessuno dei due parlò trastullandosi stuzzicando la zuppa con il cucchiaio. Tutti avevano sentito parlare della Truppa. Si diceva fosse un’ organizzazione non governativa che si attivava quando il paese era minacciato da qualche pericolo. Altri dicevano che fosse un distaccamento dei servizi segreti. Ma tutti erano d’ accordo su una cosa. Lavorare per la truppa era pericoloso, pericolosissimo.
-Che ne pensi?- chiese dopo un po’ Kael.
Deirran si strinse le spalle.
-Per me faremmo bene ad accettare.- disse visto che lui non aveva aggiunto altro.
-Scusa, faremmo hai detto?- chiese sconcertato.
-Ma sì, non ti aspetterai che ti lasci partire per “una missione di vitale importanza” da solo vero?- disse ridendo.
-Aspetta un attimo, prima di tutto non è detto che accetti e poi in ogni caso partirei da solo.- ribattè Deirran.
-Ma tu sei matto da legare, mi vuoi lasciare qui!?!? No,no, non se ne parla.-
-Ma se non parto nemmeno.- disse Deirran esasperato.
-Come non parti?! Andiamo, su. Se non altro ci allontaneremo per un po’ dalla città più barbosa del regno di Svagel, Lebaria.-
-Ma…- si interruppe indeciso mentre Kael lo fissava speranzoso. Era incredibile, ma Kael lo stava convincendo.L’ equinozio di primavera era tra otto giorni.
”Chissà” si disse.
Poteva essere la buona occasione per cambiare un po’ vita.
-E va bene.- acconsentì- se per te và bene, partiamo trà due giorni per il lago di Arlas.-.

****
Malv si fermò su un sasso poco distante dalla strada. Aprì la borsa e ne estrasse un pezzo di pane e una grossa borraccia e cominciò a mangiare. Spesso in quegli ultimi due giorni, gli era capitato di pensare a quel che era successo ultimamente. Spesso, si era ritrovato a chiedersi se avesse fatto bene a lasciare Kobold con tanta fretta. Certo, lasciare la città, dove aveva sempre abitato, per via di una certa lettera che gli era arrivata in cui c’ era scritto che era richiesta la sua presenza per una missione, che, se non era uno scherzo, avrebbe probabilmente richiesto la sua vita non era proprio da tipi prudenti.
Ma Malv non era un tipo prudente, bastava pensare al mestiere che faceva, il ladro. Non rubava tanto per arricchirsi, ma per vivere. Inoltre, quello era l’ unico mestiere che gli fosse mai riuscito bene. Forse questo derivava dal fatto che era nato e cresciuto sulla strada, finche non aveva imparato a rubare.
Finito di mangiare rimise a posto le sue cose e riprese il cammino. Aveva proceduto bene fino a quel momento, ed era in anticipo rispetto a quello che si aspettava sulla tabella di marcia e magari si sarebbe potuto fermare a riposare un giorno a Ozzim, la cittadina vicina. In fondo mancavano sempre cinque giorni all’ equinozio di primavera.
Procedette spedito per la strada passando sotto le cime frondose degli aceri e le querce. Uscì dal bosco circa mezz’ ora dopo e il sole tornò a illuminare il suo volto. Era un uomo ne alto ne basso, magro e scarno. Il volto era pallido per via del “lavoro” che lo costringeva a agire di notte e nascondersi di giorno, gli occhi erano scuri come la pece e la bocca un taglio sottile che sembrava spaccargli a meta la faccia.
Si trovava ora in un territorio brullo e roccioso di terra argillosa, con cespugli, arbusti e qualche macchia d’ alberi più in là, pieno di gole e stretti passaggi tra un’ altura e l’ altra. Camminò per oltre un’ ora in quello squallido paesaggio, andando a passo svelto. Poi superata una piccola collina vide Ozzim. Il paese era composto da una quarantina di case costruite senza un’ ordine preciso, subito a ridosso di quel terreno brullo.
Gli mancava poco ad arrivarci e si avviò. In quel punto, la strada passava per una stretta gola rocciosa, i cui fianchi erano coperti da una quantita incedibile di roccie e massi. Era quasi uscito quando sentì un rumore. Si fermò di botto, sembrava il suono di qualcosa di grosso che si spostava. Aveva sentito dire che in quelle zone vivevano i lupi. Lentamente portò la mano all’ impugnatura di uno dei due pugnali che portava alla cintura. Ma non sentì più nulla.
“Mi sarò sbagliato.” pensò.
E riprese a camminare, ma subito lo risentì, chiaramente questa volta. Immediatamente da dietro un masso, spuntò fuori ruggendo un’ enorme creatura.

Edited by Cuzzo96 - 16/6/2007, 17:13
 
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Cuzzo96
view post Posted on 1/5/2007, 10:06     Top   Dislike




ma non la legge nissuno, :devil:
gya!!!! vendetta tremenda.
 
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view post Posted on 1/5/2007, 12:33     Top   Dislike
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hai ragione.. scusami, ieri sera ho avuto un po' di cose da fare... dopo pranzo mi ci tuffo subito
 
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Cuzzo96
view post Posted on 1/5/2007, 19:30     Top   Dislike




Mi avevi promesso che la leggevi, sniff. Me lo avevi promesso, ueeeee!!!!!!
:cry:
 
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view post Posted on 1/5/2007, 19:54     Top   Dislike
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Caspita................. la trama si infittisce... complimenti davvero.. ora son curiosa di sapere della creatura image
 
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Venere Blu
view post Posted on 1/5/2007, 19:56     Top   Dislike




Ehm..... colpa mia se non ha letto... l'ho assillata tutto il giorno perché mi facesse delle cose.. :P cmq ho letto anch'io, veramente avvincente
 
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Cuzzo96
view post Posted on 2/5/2007, 14:57     Top   Dislike




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Nathan Jonas
view post Posted on 16/6/2007, 14:21     Top   Dislike




ho letto 1 particina del prologo,sembra interessante :D(sto x andare al amre e adesso nn ho tempo di leggerla tutta :P )

1 piccolo appunto xò te lo devo fare ;)

dai na controlalta alla punteggiatura,mancano troppe virgole...
 
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view post Posted on 17/6/2007, 11:23     Top   Dislike
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Io non mi son permessa di dare pareri in quel senso, anche perché anch'io le metto quando capita... faccio un po' di papocchi con le virgole :P
 
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Cuzzo96
view post Posted on 17/6/2007, 19:09     Top   Dislike




a, si natan hai ragione. strano, di solito le metto + o - giuste, comunque ho corretto, anche se non benissimo xkè sono in furia, ma appena me lo ricordo lo faccio perbene
 
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Nathan Jonas
view post Posted on 17/6/2007, 20:49     Top   Dislike




np;diciamo ke era na bozza ;)
 
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32 replies since 23/4/2007, 18:12   434 views
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