Che flop! Sia il mio intento letterario del 2022, sia in generale l'anno intero di per sé! Lo iniziai col Covid ed è stato un continuo declino, sob!
I 33 anni li ricorderò come gli anni del mio annientamento. L'anno scorso scalavo roccia, ghiaccio, mi gettavo dai monti con la bici, correvo nei sentieri di montagna, mi lanciavo e non mi fermavo mai. Quest'anno: zero, riporto zero. Ma, oh beh, non sono certo qui per piangermi addosso, anzi, tutto ciò mi carica per intraprendere un 2023 pieno di riscatti!
Mi riproporrò lo stesso obiettivo dell'anno scorso e, se sarò davvero bravo, recupererò l'ammanco letterario di questo 2022 appena terminato, tiè!
Questo il mio resoconto.
Mi ero prefissato 12 libri ma sono arrivato a iniziare e non finire il sesto. Devo però specificare che da giugno a dicembre (compresi) non ho toccato nemmeno una pagina. Non è così impossibile, forse forse... SI - PUO' - FAAAREEEEHHH!
✔ il libro più veloce: Mary Shelley - Metamorfosi. Racconti gotici letto in una decina di giorni, ma d'altronde è anche il libro più corto della mia lista, appena 88 pagine. Comprende tre racconti e non mi piace leggerne uno di seguito all'altro, preferisco lavorarli nella mente e assorbirli con calma senza sovrascriverli con nuovi scenari. Motivo per cui non leggo spesso raccolte di racconti o, se lo faccio, so che per arrivare a termine del volume impiegherò più tempo di quanto possa occuparmene un altro libro delle medesime dimensioni.
∞ il libro più lento: Henry David Thoreau - Walden o vita nei boschi iniziato ad agosto e non ancora terminato. Adoro la filosofia di Thoreau, trovo il suo pensiero molto affine al mio; perciò mi ero lasciato Walden per ultimo in quanto è il suo libro di cui più si parla, il suo più "famoso", passatemi il termine. Ma in tutta sincerità, per quanto mi dispiaccia ammetterlo, è il più noioso e pedante. Non riesco a proseguire. E non voglio gettare la spugna proprio perché si tratta di Thoreau.
✗ il libro più deludente: Henry David Thoreau - Walden o vita nei boschi per i motivi sopra elencati; mi ero ingigantito le aspettative, evidentemente. Parimenti inserirei anche
Jean-Philippe Faure, Céline Girardet - Empatia. Al cuore della comunicazione nonviolenta perché mi aspettavo di trovare un altro tipo di lettura tra le mani, invece mi ha allontanato da questa pratica.
✫ il libro più sorprendente: e se dicessi che non ve ne sono stati, quest'anno?! Manga, fumetti e bedé qui non li conteggio, perciò non parlerò di questi. No, nulla davvero degno di nota tra i libri di quest'anno.